Alcuni Casi
Infezione nosocomiale
La sig.ra C. veniva sottoposta a coronarografia e aortografia che evidenziavano la presenza di una stenosi aortica di grado severo, con necessità di intervento di sostituzione valvolare. Veniva quindi sottoposta al predetto intervento. Nel decorso post-operatorio, a seguito di grave episodio di anemizzazione, veniva sottoposta ad emotrasfusione. A distanza di circa 6 mesi dai precedenti interventi di coronarografia e di sostituzione valvolare aortica le veniva diagnosticata un’infezione da HBV acuta che, nell’arco di un mese e mezzo circa dalla diagnosi, portò la paziente al decesso.
A seguito di causa ordinaria, la struttura veniva condannata al risarcimento a favore degli eredi.
Intervento di chirurgia estetica errato
La sig.ra J. Veniva sottoposta ad intervento di chirurgia estetica di laser lipolisi; che non ha prodotto alcun risultato e ha causato un danno alla paziente; il risultato dell’intervento di laser lipolisi non solo non è stato soddisfacente, ma ha prodotto un peggioramento estetico rispetto alla situazione preesistente: un evidente caso di errore medico.
A seguito di trattative stragiudiziali con la compagnia di assicurazione del chirurgo, la signora ha ottenuto il risarcimento del danno per errore chirurgico.
Diagnosi tardiva in campo oncologico
Al Sig. A. veniva diagnosticato un carcinoma al rene solo dopo diversi mesi. Il colpevole ritardo con cui si giunse alla definizione diagnostica aggravò il quadro clinico e determinò un approccio terapeutico estremamente aggressivo ed invalidante.
A seguito di trattative stragiudiziali, il sig. A ha ottenuto il risarcimento.
Intervento per correzione astigmatismo con peggioramento disturbi visivi
Il signor B. veniva sottoposto ad un intervento di cheratotomia arcuata per astigmatismo elevato. Dopo solo 2 mesi dal primo intervento, veniva sottoposto ad un nuovo intervento di PRK. Dopo circa tre anni, accusando un calo del visus e conseguente affaticamento della vista e veniva sottoposto ad un nuovo intervento di PRK (ritocco). Successivamente al suddetto intervento, incominciarono a presentarsi diversi disturbi visivi, a causa di errore tecnico commesso durante l’esecuzione dell’intervento.
A seguito di trattative stragiudiziali, il Sig. B. ha ottenuto il risarcimento del danno, dato l’errore chirurgico commesso nel corso dell’intervento.
Infezione nosocomiale
La signora A., a seguito di caduta accidentale riportava una frattura scomposta del malleolo tibiale e una frattura scomposta spiroide diafisaria distale peroneale. Veniva sottoposta ad intervento chirurgico di osteosintesi con placca al malleolo peroneale e con intermalleolare al malleolo interno. A seguito dell’intervenuta valutazione infettivologica dei mezzi di sintesi, veniva sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico di rimozione dei suddetti.
A seguito di trattative stragiudiziali la signora ha ottenuto il risarcimento del danno.
Errata esecuzione intervento chirurgico
La signora V., a seguito di diagnosi di ascesso laterale destro veniva sottoposta ad intervento chirurgico di “asportazione di neoformazione laterocervicale”. A seguito del suddetto intervento, la signora riportava una grave riduzione funzionale dell’arto superiore destro, dovuta alla severa lesione del nervo accessorio destro, causata dall’intervento demolitore.
A seguito di trattative stragiudiziali la signora ha ottenuto il risarcimento del danno per errore chirurgico.
Errata esecuzione intervento chirurgico
Il signor C., veniva sottoposto ad intervento chirurgico di colecistectomia per via laparoscopica. Dimesso dopo 3 giorni, veniva ricoverato nuovamente sempre presso la medesima struttura a distanza di una settimana per la comparsa di ittero istruttivo ingravescente post colecistectomia. La TAC eseguita in pronto soccorso evidenziava la presenza di una lesione delle vie biliari causata durante l’esecuzione dell’intervento di colecistectomia.
A seguito di procedimento di accertamento tecnico preventivo, veniva raggiunta una transazione con la controparte e ottenuto il risarcimento.
Infezione nosocomiale
La sig.ra S, alla 14ema settimana di gravidanza, riferendo diversi episodi di vomito da più di un mese e non alimentandosi da una settimana, veniva ricoverata per le cure del caso. Le veniva applicato un catetere venoso centrale per prosecuzione nutrizione parenterale. A seguito dell’applicazione del catetere la signora contraeva un’infezione da Stafilococcus aureus.
A seguito di trattative stragiudiziali la signora ha ottenuto il risarcimento del danno per errore medico.
Mancata diagnosi di tumore al seno
Alla sig.ra B. non veniva diagnosticato tempestivamente un tumore al seno. La diagnosi tardiva purtroppo non ha potuto evitare il decesso della signora: trattasi di un caso di errore medico.
A seguito di procedimento di accertamento tecnico preventivo, veniva raggiunta una transazione con la controparte e agli eredi veniva corrisposto il risarcimento del danno.
Errata esecuzione intervento chirurgico
La signora A., a seguito di frattura malleolo peroneale, veniva sottoposta ad intervento chirurgico artroscopico. A seguito del suddetto intervento, la signora riportava la lesione di un nervo periferico.
All’esito di un procedimento di accertamento tecnico preventivo dell’errore chirurgico, veniva raggiunta una transazione con la controparte e corrisposto il risarcimento.
Negligenza nell’assistenza post operatoria
Il Sig. Z. veniva sottoposto ad intervento di nefrectomia destra. Due giorni dopo, il sig. Z. decedeva.
La causa del decesso del sig. Z. è stata riconosciuta in uno shock emorragico da perdita ematica successiva a nefrectomia destra ed avvenuta nel campo chirurgico, sostanzialmente per inidonea emostasi dello stesso. Detta perdita ematica non è stata tempestivamente diagnosticata né trattata in maniera adeguata.
A seguito di accertamento tecnico preventivo, veniva raggiunta una transazione con la controparte e corrisposto il risarcimento agli eredi.
Errata esecuzione intervento chirurgico
La Sig.ra V. veniva sottoposta ad intervento di sostituzione della valvola mitralica.
A causa di un errore tecnico chirurgico commesso nell’esecuzione dell’intervento, la sig.ra decedeva.
A seguito di causa ordinaria, la struttura veniva condannata al pagamento del risarcimento agli eredi.
Mancata diagnosi di lussazione della spalla
Il signor B., a seguito di caduta accidentale in moto determinante contusioni varie, veniva trasportato a mezzo ambulanza in pronto soccorso. Veniva visitato e sottoposto agli accertamenti diagnostici del caso, ma non gli veniva eseguita una corretta diagnosi. La mancata diagnosi ha determinato, nei mesi a seguire, un’evoluzione sfavorevole culminata con un intervento di “salvataggio” della spalla, ovvero di riduzione di lussazione posteriore di spalla inveterata.
A seguito di trattative stragiudiziali al Sig. B veniva corrisposto il risarcimento.